Inizialmente siamo partiti da scuola solo per andare nuovamente a Palazzo Tarasconi e vedere dal vivo ciò che stava diventando virale sui social: lo stencil dipinto sul muro esterno, possibile, se non quasi certa per alcuni, opera di Banksy.
Giunti sul posto, osservato e analizzato il murales, nonché discusso sulla interpretazione (bambina o topo? zucca o arance? donne violate o fuga di opere incarcerate nella mostra?), qualcuno non ha potuto fare a meno di notare un pennello incollato sul retro di un cartello stradale.
Gesto stupido o geniale, insensato o simbolico, non era chiaro; certamente curioso ed insolito! E’ bastata un’attenta quanto veloce ricerca per risalire all’autore, dal singolare nome di Duty Gorn, con cui ha firmato la sua opera. Si tratta di un giovane artista milanese che già dal 2014 nasconde pennelli colorati nei borghi delle città italiane. Al che è nato un dubbio: lo lasciamo o lo stacchiamo? Il pennello, ovviamente. In maggioranza eravamo propensi a staccarlo. Su Instagram abbiamo trovato molteplici pennelli ed altrettanti ritrovamenti; chi li trova, condivide con l’autore la storia. Così si è optato per staccare il pennello, documentare l’azione e postare la storia su Instagram, dove l’artista in persona ci ha ringraziato e ci ha inviato indizi per trovarne altri. Ovviamente non ci siamo persi l'occasione ed è partita la caccia, prima sul maps e poi per le strade. Anche i prof sono stati assaliti dalla febbre della ricerca ed ora i pennelli trovati sono tre, ben custoditi in aula.
Che dire, inseguendo un palloncino… abbiamo trovato tre pennelli!
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